Il Ministero delle Finanze estone ha annunciato l’attuazione di una nuova legge sui fornitori di servizi di criptovaluta. La dichiarazione ufficiale afferma che il trading di risorse digitali continuerà ad essere legale, mentre i nuovi regolamenti riguarderanno solo i fornitori di portafogli per archiviare criptovalute.

Il Ministero delle Finanze estone non intende introdurre alcun divieto che possa danneggiare gli interessi dei partecipanti al mercato delle criptovalute. La nuova legge ha lo scopo solo di regolare la fornitura di strumenti di archiviazione di criptovaluta ai clienti.

I nuovi regolamenti sono motivo di preoccupazione

La dichiarazione del Ministero delle Finanze estone è stata fatta in risposta alle voci secondo cui la nuova legge avrebbe minacciato la finanza decentrata. Come?
Ritirando portafogli che non sono debitamente protetti dal mercato. Cioè, de facto, tutti i tipici portafogli di criptovaluta a cui possono accedere solo i loro utenti.

Si temeva che i nuovi regolamenti avrebbero consentito solo l’uso di portafogli trasparenti per le istituzioni governative, il che violerebbe palesemente l’idea di sistemi di pagamento decentrati. La situazione sarebbe complicata dal fatto che un numero significativo di aziende che operano nel mercato delle criptovalute sono registrate in Estonia.

Secondo le dichiarazioni del Ministero delle Finanze estone, non vi è alcun motivo per tali preoccupazioni. Per fugare ogni dubbio, l’istituzione ha creato un sito web speciale con le risposte alle domande più frequenti in relazione al nuovo progetto di legge.

Cosa contiene il disegno di legge?

Se le dichiarazioni del ministero devono essere credute, il nuovo disegno di legge è stato redatto sotto la pressione della necessità di attuare le linee guida della Task Force di azione finanziaria (GAFI). Pertanto, non dovrebbe essere previsto un divieto di libero scambio di criptovalute. I clienti non dovranno inoltre condividere le loro chiavi private, con le quali i portafogli sono protetti, con nessuno.

Sul suddetto sito Web, si può leggere che l’Estonian Financial Intelligence Unit (FIU), responsabile, tra le altre cose, della concessione di licenze VASP da 2017, pone troppo pochi requisiti ai fornitori di servizi di criptovaluta autorizzati. Nel 2020. La FIU ha revocato le licenze di centinaia di aziende, giustificando questa decisione con la mancanza di interessi comuni con l’Estonia. La nuova legislazione richiederà alle entità VASP di operare all’interno del paese o di avere una “connessione visibile” ai suoi interessi.

Inoltre, la legge stringerà i requisiti patrimoniali per i VASP. A seconda della natura dei servizi forniti, tali società dovranno avere un capitale sociale minimo di €125.000 o €350.000. Attualmente, il capitale sociale minimo richiesto è di soli €12.000.


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